Dallo scorso mese di Maggio mese abbiamo pensato di avviare insieme alla Caritas di Treviso questo progetto nella nostra parrocchia e da poco più di due mesi Salif e Cadjiali sono ospitati dalla nostra parrocchia in un appartamento in affitto.
Il progetto “Rifugiato a casa mia” può realizzarsi dopo quella che viene chiamata prima e seconda accoglienza dei rifugiati che prevedono più o meno vitto, alloggio, certificazione sanitaria, una minima conoscenza della lingua italiana e il riconoscimento legislativo.
Questi due primi momenti di accoglienza vengono finanziati con i famosi 35 Euro a persona dei quali 3 Euro circa vanno alla persona e 32 invece all’organizzazione che se li prende in carico.
Il progetto “Rifugiato a casa mia” comincia dopo queste prime esperienze e per questo viene anche chiamato progetto di terza accoglienza e non viene finanziato dallo stato. Proprio a questo livello si inserisce la Caritas con questo progetto.
La richiesta è rivolta a famiglie o parrocchie di mettere a disposizione un ambiente per l’accoglienza di una, due, tre, massimo quattro rifugiati a seconda di disponibilità e possibilità; la richiesta inoltre è anche quella di poter provvedere al loro vitto…
L’ospite viene seguito settimanalmente da un’equipe della Caritas di Treviso per quanto riguarda impegno, comportamento e questioni burocratiche e sanitarie ed è chiamato a raggiungere l’obiettivo entro un anno di trovare lavoro per potersi sostenere e pagare un affitto rendendosi autonomo. Se entro un anno non avrà raggiunto questo obiettivo, sospenderà l’esperienza di terza accoglienza nel luogo assegnato e la Caritas di Treviso provvederà ad un’altra sistemazione o ad una altra soluzione.
Oltre questo tipo di disponibilità la Caritas parrocchiale ha provveduto a costituire un equipe di alcune persone che collabori con la Caritas di Treviso per la ricerca del lavoro, il vitto, un minimo di educazione alimentare e sanitaria e varie altre necessità.
Ringraziamo il Signore che dona alla nostra parrocchia questa possibilità caritativa e ringraziamo tutti coloro che si stanno adoperando in vario modo alla buona riuscita del progetto.
A nome del Consiglio Pastorale e della Caritas don Antonio Z.